Lettera aperta alla presidente Tesei sulle vergognose parole della Garante regionale per l’infanzia

Sono oltre 50 le associazioni e organizzazioni del territorio regionale che si sono unite ad Omphalos LGBTI sottoscrivendo la lettera di protesta contro le recenti dichiarazioni sul Ddl Zan della Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Umbria. La lettera che è anche firmata da oltre 300 tra professionisti, accademici e privati cittadini, chiede alla Presidente Tesei di revocare l’incarico alla Garante per le gravissime affermazioni rilasciate alla stampa.

La lettera è stata anche inviata alla Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, al Presidente dell’Assemblea legislativa umbra, nonchè ai capigruppo di tutta l’assemblea regionale. Omphalos ha inoltre inviato una segnalazione ufficiale per discorso d’odio a livello istituzionale all’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e difesa delle Differenze.

 


 

Perugia, 7 luglio 2021

 

Gentile Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei,

 

le scriviamo questa lettera appellandoci al suo ruolo di Presidente di ogni cittadino e cittadina di questa Regione. Questa sua imparzialità istituzionale, che è preziosa e che lei non può permettersi di trascurare, dovrebbe farla sussultare davanti al testo pubblicato dalla stampa locale lo scorso 5 luglio a firma di Maria Rita Castellani.

Castellani, nel suo ruolo di Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Umbria, ha realizzato un’acrobazia pericolosa in bilico fra propri convincimenti personali, pregiudizi inqualificabili e retorica da militante politica. Ma ricordiamo a lei, Presidente, e alla stessa Garante, che il suo ruolo è quello di vigilare sull’infanzia e l’adolescenza di questa Regione, lavorando in rete per fare in modo che l’ambiente in cui crescono i bambini e i ragazzi umbri sia il migliore possibile.

Ma Castellani ha dato prova di non essere all’altezza. Nell’editoriale a cui stiamo facendo riferimento (link) lei prende la parola su un tema delicato dimostrando un’ignoranza colpevole per chi ricopre il suo ruolo.

Castellani contesta al Ddl Zan di definire l’identità di genere in modo disgiunto dal sesso biologico, ma legato alla percezione dell’individuo che la esprime. E naturalmente si straccia le vesti. Eppure l’identità di genere è definita nel nostro ordinamento da almeno quarant’anni senza che nessuna Castellani si sia disturbata a contestarla prima che al Senato si affacciasse un disegno di legge mirante a ridurre la violenza di cui sono frequentemente oggetto le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans*, le donne e i disabili di qualunque età, anche minori.

Castellani, che non conosce la differenza fra orientamento sessuale e identità di genere, in maniera totalmente ideologica e per niente istituzionale, ne deduce che “si potrà scegliere l’orientamento sessuale verso cose, animali, e/o persone di ogni genere e, perché no, anche di ogni età fino al punto che la poligamia come l’incesto non saranno più un tabù”. Queste sono affermazioni gravissime che noi non esitiamo a definire fasciste oltre che stupide. Castellani rappresenta una realtà fantascientifica, inesistente nel mondo delle cose concrete e non scritta nel Ddl Zan.

Quello che Castellani non dice, nonostante una lunga e inutile filippica sul minore che cresce, è che nelle scuole medie e superiori umbre si contano episodi di violenza, di aggressione verbale e di discriminazione ai danni di ragazzi e ragazze appartenenti alla comunità LGBTI o percepiti dal bullo come tali, in maniera sistematica. Tutto questo emerge da una ricerca realizzata dall’Università degli Studi di Perugia e altri soggetti, fra cui il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Umbria, quando al posto di Castellani sedeva una persona non accecata dai propri fantasmi ideologici. Temiamo che questa ricerca sia colpevolmente sfuggita all’attenzione dell’attuale Garante e ci mettiamo a sua disposizione per fornirgliela quando e se intenderà conoscere i termini del bullismo e della violenza motivata dall’orientamento sessuale e dell’identità di genere ai danni dei minori umbri.

A lei, Presidente, ricordiamo che Maria Rita Castellani è stata scelta per rivestire il ruolo di Garante dell’infanzia e dell’adolescenza seguendo un iter per niente ordinario. Mentre la normativa prevede che a scegliere la persona che rivestirà questo importante ruolo sia l’Assemblea legislativa regionale, Castellani è stata nominata direttamente dal Presidente, senza consultare l’Assemblea, argomentando che il COVID non avrebbe permesso di fare diversamente. Peccato che i lavori assembleari di tutte le Istituzioni pubbliche, compresa l’Assemblea regionale, hanno continuato ad avere luogo a distanza e quindi questa nomina ci pare a maggior ragione illegittima.

La garante si spertica anche in fantasiose affermazioni sulla complementarietà necessaria e sulla non uguaglianza di padri e madri. I figli delle famiglie arcobaleno, di cui la garante dovrebbe occuparsi come di tutti gli altri minori sono la prova vivente che la realtà è ben lontana dalle sue posizioni ideologiche e cariche di pregiudizio. Come scrive la stessa Castellani la scienza non la inventa lo scienziato e la realtà tangibile dei figli delle famiglie arcobaleno, ormai maggiorenni, non si piega alle logiche confessionali e di partito a cui la garante vorrebbe ricondurre il mondo intero.

In ogni caso, Presidente, per la serie di aberranti falsità pubblicate da Castellani, per la sua incapacità di comprendere che il bullismo si combatte smontandolo prima che si manifesti, per aver colpevolmente stravolto la realtà, per aver tradito il suo mandato di garante di ogni bambina e bambino e ragazza e ragazzo, la preghiamo di fare riferimento quanto prima alla Legge Regionale n. 11 del 9 aprile 2015 (Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali) che all’art. 365 dispone la “decadenza dall’incarico, sostituzione e revoca” del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza.

Si potrà così procedere alla nomina di un vero Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Umbria che non sia distratto da questioni ideologiche e di partito, che sia in grado di documentarsi prima di esporsi pubblicamente e che abbia a cuore il benessere di tutti i minori dell’Umbria, anche quelli esposti al bullismo motivato dall’identità di genere e dall’orientamento sessuale vero o presunto, come determina l’art. 2 della Convenzione ONU sui diritti di bambini e ragazzi che chiaramente Castellani non conosce.

Saluti.

Omphalos LGBTI
Esedomani Terni
Famiglie Arcobaleno
Agedo Terni
Amelia Pride
Comitato Umbria Pride
CGIL Umbria
Libera…mente Donna
Donne contro la guerra APS
Forum Donne Amelia
Il Pettirosso – Terni Aps
AltroVento Umbria
Terni Donne Aps
Sportello Antiviolenza Università degli Studi di Perugia
Terni Valley
Associazione Bottegart
UDI Perugia – Unione Donne in Italia
ArciAtea APS
Sinistra Universitaria – Udu Perugia
Altrascuola – Rete degli Studenti Medi Umbria
La Città Delle Donne Aps
Democratiche della Provincia di Perugia
Circolo UAAR Perugia
Associazione Culturale Pediatri Umbria
Associazione Radicali Perugia
Associazione Il Ponte D’Incontro
Link Studenti Indipendenti Perugia
Collettivo Reacciòn Desobediente
Studio di psicologia e sessuologia Mente e Corpo
Associazione Madre Coraggio Perugia
UDS Unione degli Studenti Umbria
Libera, presidio di Spoleto “Angela Fiume”
ANPI Provinciale di Perugia
ANPI Coordinamento Umbria
Associazione Casa dei Popoli APS
Circolo UAAR Terni
Coordinamento pace, diritti, ambiente Spoleto
Commissione Pari Opportunità del Comune di Narni
ALFI Associazione Lesbica Femminista Italiana
Associazione Culturale La Goccia di Perugia
Associazione Franca Viola Coordinamento Donne Todi
Associazione “Civiltà Laica” di Terni
ANPI sezione Brigata Leoni di Torgiano
Sinistra Italiana Umbria
Partito Democratico dell’Umbria
Gruppo Consiliare PD Regione Umbria
Partito democratico di Torgiano
SPI-CGIL Umbria
Coordinamento Donne SPI CGIL UMBRIA
CSA Germinal Cimarelli
Potere Al Popolo Terni
Collettivo Genderlens
Prisma – collettivo LGBTQIA+ Sapienza
CollettivoUgualmente aps
Ufficio Nuovi Diritti CGIL Nazionale

 

 

Adesioni a titolo personale

Catia Morosini
Francesca Grauso
Prof.ssa Silvia Fornari
Prof. Emidio Albertini
Sarah Bistocchi
Ughetta De Angelis
Stefanini Riccardo
Fabio Scorteccia
Cecilia Fronza
Francesca Vignoli
Costanza Spera
Franca Valentini
Fabiola Bernandini
Antonio Rotelli
Francesca Gianformaggio
Albarosa Talevi
Guido Fronza
Francesca Candori
Cascianelli Silvia
Marco Casavecchia
Manuela Bora
Natalia Filippi
Giorgio Bolletta
Rosa Maria Zenobi
Lucrezia Mosca
Dalia Floridi
Rosalba Renzacci
Daniele Paoletti
Laura Bertini
Edi Zamboni
Mauro Scarpellini
Roberta Prosperi
Chiara Lucia Antonelli
Sara Pasquino
Fabrizio Ricci
Orietta Vittori
Lorenzo Starnini
Sabina Antonelli
Annalena Stocchi
Maria Grazia Camilletti
Giorgio Donati
Daniela Evangelisti
Alessandra Giovagnoli
Rosy Paparella
Mario Scarpanti
Lorella Luzi
Stefania Curti
Gigi Massini
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Massimo Liberatori
Gabriella Rocco
Roberta Clerici
Luana Pedroni
Flavia Fortunati
Giovanna Rossini
Avv. Elena Bistocchi
Daniele Baldoni
Teresa Corea
Morena Bigini
Maria Chiara Poeta
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Silvana Sonno
Luigi Fosca
Neve Giuseppina
Silvia Menecali
Veronica Baldoni
Stefano Bucaioni
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Mariacristina Angeli
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Chiara Ruggieri
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Michele Guaitini
Rosangela De Felice
Lucentini Mariano Diego
Paola Giangiacomo
Patrizia Tabacchini
Irene Verna
Avv. Giuliana Astarita
Maria Rita Cacchione
Anna Donati
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Liramalala R. Andriamaro
Vanda Scarpelli
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Sergio Saleppico
Ilaria Berti
Federica Bellini
Irene Piccionne
Federica Invernizzi Calori
Francesco Artegiani
Mauro Bucarini
Massimo Giulietti
Margherita Antonielli
Andrea Roselletti
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Luisa Alunni Solestizi
Euplio Angelica
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Roberto Orfei
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Giorgia Cerquaglia
Anacleto De Luca
Paola Scaramazza
Chiara Bartolucci
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Olimpia Antonelli
Roberto Brugiotti
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Maurizio Di Masi
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Palini Katia
Cinzia Abramo
Cardinali Walter
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Ugo Sorbelli
Iona Cassisi
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Lucia Sabatini Scalmati
Liliana Simoneschi
Annalisa Fabbri
Lucia Sabatini Scalmati
Fausto Maria Franchi
Alberto Bocchini
Giovanna Robustelli
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Manuela Elisei
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Ghilardi Ivonne
Lauretta Loreti
Emanuele Piccioni
Alessandra Moreschini
Carla Belloni
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Marida Giorgini
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Russo Maddalena
Liliya Boychuk
Valentina Lepri
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Angela Francescaglia
Mery Muzzi
Francesca Baldassarri
Angela Romano
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Paola Bistocchi
Paolo Terzaroli
Manuela Marcucci
Aurora Piampiano
Daniela Borghesi
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Lucia Maddoli
Fabrizio Croce
Francesca Bartoli
Avv. Luca Ceccarelli
Lisa Malincarne
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Emanuela Costantini
Flavia Baldassarri
Dott.ssa Adelaide Coletti
Stefano Ricci
Claudia Ciabatta
Camillo Zucchetti
Antonella Campa
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Andrea Pierdiluca
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Cosetta Ciardi
Calzuola Claudia
Patrizia Frattesi
Giuliana Apollonio
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Alida Becchetti
Giorgio Baldinelli
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Patrizia Stefani
Federica Cozzella
Elisabetta Marzi
Roberto Mauri
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Noemi Giulia Dicorato
Susanna Perella
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Graziella Pierini
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Gianni Cinti
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Avv.
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Manola Ciampica
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Mario Bolli
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