Omocausto

Henny Schermann era nata il 19 febbraio 1912 a Francoforte sul Meno in Germania. Di origine ebrea era la prima di tre figlie. Dopo il 1938 venne imposto alle donne ebree di far apporre sui propri documenti un secondo nome distintivo che per tutte doveva essere “Sara”. Henny, all’epoca ventiquattrenne commessa in un negozio, non faceva mistero della propria omosessualità e mostrava un atteggiamento non conforme alla legislazione repressiva nazista.

Non si adeguò all’ordine di apporre il nome “Sara” sui documenti e continuò la sua vita come sempre frequentando laddove possibile i luoghi di ritrovo illegali delle lesbiche di Francoforte. Nel 1940 venne arrestata e deportata al campo di concentramento femminile di Ravensbruck. Sul dorso della fotografia segnaletica che si vede sopra il funzionario nazista scrisse: “Jenny Sara Schermann, nata il 19 febbraio 1912 a Francoforte, non coniugata, commessa di negozio. Lesbica licenziosa frequentatrice di bar omosessuali non ha adottato il nome “Sara”. Apolide ebrea”.

Dopo due anni di campo di concentramento Henny morì nelle camere a gas di Berneberg nel 1942. Il caso di Henny Schermann mostra tutta la difficoltà nel registrare e documentare la persecuzione delle lesbiche. Ufficialmente Henny era ebrea e questo sarebbe stato sufficiente per condannarla a morte in un campo. Tuttavia le autorità tedesche sottolineano il suo essere omosessuale come un ulteriore aggravante, segnale questo di come l’attenzione e la vigilanza sull’omosessualità femminile fosse decisa e costante.

Si ringrazia la preziosa fonte: www.olokaustos.org