Omocausto

Soltanto un mese dopo l’ascesa al potere di Hitler il nuovo governo nazista proibì tutti i periodici della comunità omosessuale e mise fuori legge tutte le organizzazioni omosessuali. Il vice di Hirschfeld, Kurt Hiller venne arrestato e inviato nove mesi nel campo di concentramento di Oranienburg. Il 6 maggio 1933 la sede dell’Istituto di Sessuologia veniva devastata e i libri della biblioteca sequestrati e bruciati. Hirschfeld – che era impegnato in un ciclo di conferenze all’estero – sfuggì all’arresto ma non poté rientrare in Germania. La principale casa editrice omosessuale, di proprietà di Adolf Brand, venne devastata cinque volte. Tra la primavera e l’estate 1933 vennero sistematicamente chiusi tutti i luoghi pubblici di ritrovo classificandoli come “minacce all’ordine pubblico”.

L’Eldorado fu il primo locale ad essere chiuso. Nel 1934 dopo la famosa “Notte dei Lunghi Coltelli” che vide l’eliminazione delle SA (l’ala sinistra del partito nazista) e del suo capo Rohm (anch’egli omosessuale) l’attacco divenne ancora più violento. Nel 1935, un anno prima la promulgazione delle leggi discriminatorie contro gli ebrei, il governo nazista riprese in mano il “Paragrafo 175” allargandone la casistica e ampliandone la portata. Il nuovo testo della legge era il seguente: “Un uomo che commetta un atto sessuale contro natura con un altro uomo o che permetta ad un altro di commettere su di sé atti sessuali contro natura sarà punito con la prigione.

Qualora una delle due persone non abbia compiuto i ventun anni di età al momento dell’atto, la Corte può, specialmente nei casi meno gravi, astenersi dall’irrogare la pena” Seguiva un articolo aggiuntivo ed esplicativo: 175a: “I lavori forzati sino a dieci anni o, in caso di circostanze attenuanti, il carcere di durata non inferiore ai tre mesi saranno applicati a:

1) un uomo che con la violenza o la minaccia di violenza costringa un altro uomo a commettere atti sessuali contro natura o consenta ad essere oggetto di atti sessuali contro natura;

2) un uomo che approfittando del rapporto di dipendenza sia esso servizio, impiego o subordinazione, induca un altro uomo a commettere atti sessuali contro natura o consenta ad essere oggetto di atti sessuali contro natura;

3) Un uomo maggiore di 21 anni che seduca un altro uomo minore di 21 anni per commettere atti contro natura o per far si che vengano commessi su se stesso;

4) Un uomo che pubblicamente compia atti contro natura con altri uomini o offra se stesso per gli stessi atti.” L’omosessualità maschile veniva differenziata da quella femminile.

Secondo il Ministro della Giustizia Frick infatti “Considerando gli omosessuali maschi ad essere danneggiata è la fertilità poiché, usualmente costoro non procreano. Ciò non è ugualmente vero per quanto riguarda le donne o almeno non con la medesima ampiezza. Il vizio è più pericolo tra uomini piuttosto che tra donne”. Alla fine del 1936 venne costituito l’Ufficio Centrale per la lotta all’omosessualità e all’aborto.

Il decreto che istituiva l’Ufficio recitava: “L’alto numero di aborti ancora commessi provoca considerevoli pericoli alla politica demografica e alla salute della nazione costituendo anche un grave attentato ai fondamenti ideologici del nazionalsocialismo. Le attività omosessuali di una non trascurabile parte della popolazione, costituiscono una seria minaccia per la gioventù. Tutto ciò richiede l’adozione di più incisive misure contro queste malattie nazionali” Le più incisive misure ebbero negli anni successivi un nome: campi di concentramento.