Congresso 2007

Le difficoltà a vivere ancora oggi in modo trasparente la propria identità sono evidenti e dimostrano la potenza e la pervasività che culture come il Fascismo e la religione Cattolica hanno imposto nel corso della storia. É ancora pensiero diffuso che le persone che ci circondano, se non hanno tratti espliciti di comportamento, non sono possibili omosessuali: se non si vedono, significa che non esistono.

Le battute offensive e tanti atteggiamenti più o meno consapevolmente ostili rendono difficile il coming-out di molte persone, sul lavoro, in famiglia, fra gli amici. Per questo crediamo che la prima forma di tutela della diversità sia il suo diritto a manifestarsi e per questo la scelta di non nascondersi ha anche una chiara e intrinseca valenza antifascista.

Continueremo a combattere ogni giorno contro chi vuole privare le persone LGBT di una vita alla luce del sole e di una propria dignità. Siamo però consapevoli che a vigilare sulla tranquillità e sulla non discriminazione dei cittadini omosessuali deve essere in primo luogo lo Stato. Per questo ci impegniamo affinché il progetto di legge regionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale, già presentato al Comune di Perugia, diventi presto legge della Regione Umbria.

In seguito si dovrà lanciare con forza l’osservatorio regionale contro le discriminazioni, organismo previsto dal progetto di legge, al quale spetterà diventare strumento di osservazione e sollecitazione e per il quale la nostra associazione dovrà impegnarsi a fondo. Siamo convinti che la battaglia contro le discriminazioni e contro l’omofobia passi necessariamente da un sistema educativo attento ai temi del movimento LGBT, per creare nei giovani una sensibilità diversa, basata sull’inclusione e sul rispetto.

A tal fine, riteniamo essenziale impegnarci nei progetti rivolti al mondo della scuola. In particolare ci impegniamo nel portare a termine i progetti già intrapresi come quello sul “bullismo” rivolto agli insegnanti e contestualmente ideare nuove iniziative rivolte direttamente agli studenti, come ad esempio la promozione di incontri di sensibilizzazione durante le assemblee o la promozione di iniziative che coinvolgano classi di studenti. In stretta collaborazione con i sindacati dei lavoratori dobbiamo mettere in campo azioni rivolte anche al mondo del lavoro.

Rimane nostro principale obiettivo la nascita dell’ufficio “Nuovi Diritti” all’interno della struttura regionale della CGIL per dare una prima risposta in termini di presenza e di impegno anche nel mondo del lavoro. Crediamo sia poi importante promuovere incontri formativi sui nostri temi partendo dal settore pubblico e trovare un sistema di “certificazione” delle aziende che rispettano i principi di non discriminazione e di inclusione, su modello di sistemi già in uso all’estero.