Congresso 2007

Le stanze, i corridoi, la terrazza, il palco, ogni particolare che compone la sede dell’Omphalos ha il segno indelebile della passione di tutti noi e di tutti i volontari che in quindici anni hanno lavorato per questa associazione. Ognuno di loro ha speso una parte del proprio tempo a trasformare quei luoghi, a colorarli, a renderli più accoglienti.

Ora, la nostra sede porta in se la testimonianza permanente delle mille attività che la nostra associazione ha organizzato ed il gusto e personalità di tante e tanti che vi hanno preso parte. Siamo cresciuti. La nostra associazione, in oltre quindici anni di lavoro, è maturata e si è trasformata in un soggetto attivo e partecipe di questa città. Con lei è cresciuta e si è trasformata anche la nostra sede.

Quel portoncino di via Antonio Fratti, che per un decennio ha racchiuso un mondo colorato, pieno di idee, di allegria, di passione e che è diventato ormai un simbolo per tutta la comunità LGBT umbra, ora vuole aprirsi alla città intera.

Riteniamo la nostra sede di via Fratti un bene vitale di questa associazione, che ha caratterizzato, nei momenti belli come in quelli più duri, la splendida cornice del nostro lavoro. Per questo crediamo sia nostro dovere difenderla dalle speculazioni dei privati o della Curia, lasciare che continui ad essere un luogo privilegiato di cultura e aggregazione al servizio della città. Abbiamo bisogno di sicurezza.

I nostri cinquecento soci vogliono sapere se l’Omphalos potrà continuare a vivere nel centro pulsante della sua città. Siamo disposti a continuare ad investire sulla nostra sede per renderla sempre più un luogo accogliente e aperto a tutti, a fronte però di un impegno concreto del Comune sulla destinazione definitiva della struttura.