ARCIGAY RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI DELL’IMAM DI PERUGIA

Perugia, 05/04/2007

ARCIGAY RISPONDE ALLE DICHIARAZIONI DELL’IMAM DI PERUGIA

Mentre a Manchester, l’imam della principale moschea della città, Arshad Misbahi, illustra a uno psicoterapeuta il suo modello di società multiculturale, nella quale è perfettamente giustificabile la condanna a morte degli omosessuali, in quanto prevista dai precetti dell’islam, in Italia, nella nostra Perugia, l’imam di turno si limita a dichiarare la sua contrarietà al riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone e delle coppie omosessuali, che in tutti gli altri paesi civili d’Europa e del mondo sono già riconosciuti. Possiamo ritenerci fortunati, ma le dichiarazioni dell’imam di Perugia Abu Sumaya sulla contrarietà al progetto di legge sul riconoscimento delle coppie di fatto omosessuali, suonano come una minestra ribollita. Il continuo richiamo alla “società naturale” e alla “famiglia naturale”, sono argomenti già sentiti e per di più privi di fondamento. L’organizzazione che si è voluto dare alla società ed ai rapporti affettivi non ha nulla di naturale, proprio perché concepita dall’uomo e diversa nel tempo, nei luoghi e nelle culture. Assistiamo sgomenti ad una vera e propria crociata contro i diritti delle persone omosessuali, che riesce ad unire le gerarchie cattoliche e quelle dell’islam, ma ci chiediamo come possono vescovi e imam insegnarci che cosa è la “famiglia naturale”, quando loro stessi non hanno una famiglia o la loro religione ammette tipi di famiglia completamente diversi, come la monogamia per la religione cattolica e la poligamia per l’islam. Piuttosto, l’imam ci dica se è d’accordo con le persecuzioni e le impiccagioni di ragazze e ragazzi omosessuali, che in molti paesi islamici vengono eseguite regolarmente. Ci dica se è questa la “società naturale” a cui allude, una società che uccide i suoi simili in nome di precetti religiosi millenari. La manifestazione del Family Day, a giudicare dai partecipanti e dalle loro dichiarazioni, sta assumendo sempre più l’aspetto di una giornata a favore dell’omofobia e contro i diritti delle persone e delle coppie omosessuali. L’Omphalos risponderà il 17 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia, con un convegno a Perugia al quale saranno invitati a partecipare anche l’Arcivescovo di Perugia Mons. Chiaretti e l’Imam di Perugia Abu Sumaya, per spiegare a tutti i partecipanti se ed in che modo le loro religioni si battono contro le discriminazioni e le violenze omofobiche.

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