CONSULTA PER LA FAMIGLIA. OMPHALOS: VIGILEREMO SU INCLUSIONE DI TUTTE LE FAMIGLIE

Perugia – Si è insediata ieri la Consulta per la famiglia del Comune di Perugia con la sua prima riunione presieduta dall’Assessora Edi Cicchi. L’organismo, approvato con delibera del Consiglio Comunale nel lontano 2020, è composto da circa venti associazioni, la quasi totalità di stampo religioso. Alla prima riunione di insediamento ha partecipato anche il presidente di Omphalos LGBTI, Stefano Bucaioni, una delle pochissime realtà laiche all’interno della Consulta, sottolineando la necessità di lavorare per l’inclusione di tutte le famiglie, non solo quelle considerate “tradizionali”.

«L’insediamento della Consulta dopo più di tre anni dalla sua approvazione in Consiglio Comunale e a pochi mesi dalle elezioni comunali è quantomeno singolare – dichiara Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos LGBTI – fa pensare più ad uno spot elettorale per l’Assessora Cicchi che a qualcosa di veramente utile per il tessuto sociale della nostra città. Questo organismo avrebbe compiti consultivi e propositivi sulle politiche familiari all’amministrazione comunale, ma ci sfugge come si possa lavorare seriamente e che tipo di proposte si possano fare quando mancano pochi mesi alla fine del mandato. La consulta stessa decadrà con il cambio di amministrazione.»

Omphalos aveva seguito la genesi della Consulta per la famiglia sin dai lavori della I Commissione sul testo della delibera che fu poi adottato dal Consiglio Comunale nel marzo 2020, evidenziandone criticità e limiti.

«Ricordo i lavori della I Commissione e del Consiglio Comunale che nel 2020 deliberarono l’istituzione della Consulta – continua il presidente di Omphalos – già allora si parlava di “famiglie culturalmente normali” e di “donne che partoriscono e uomini che fanno sì che le donne possano partorire” e ci furono vari tentativi di limitare e restringere il campo alle sole famiglie tradizionali unite nel sacro vincolo del matrimonio. Come se il mondo reale fuori da Palazzo dei Priori non esistesse, come se tutte le altre famiglie non esistessero.»

«Omphalos è fermamente convinta che sia indispensabile costruire politiche familiari che includano tutte le famiglie presenti nella nostra società – conclude Stefano Bucaioni – non solo quelle considerate in regola dalla chiesa di turno. Accanto alle famiglie considerate tradizionali, ci sono famiglie omogenitoriali, le famiglie monoparentali, le famiglie allargate e tutte hanno bisogno di uguale tutela e riconoscimento dalle istituzioni laiche del nostro paese. Per questo abbiamo partecipato e continueremo a partecipare ai lavori della Consulta e vigileremo affinché questo organismo non si trasformi in un ulteriore fonte di discriminazioni per le persone LGBTQIA+ della nostra città.»

Perugia, 28/09/2023
Ufficio Stampa Omphalos LGBTQIA+