Giornata della Memoria 2009

Comunicato Stampa – 27 gennaio 2009

Gli uomini col triangolo rosa. L’olocausto è anche loro.

Per qualche motivo non è facile ricordarsene, ma nei campi di concentramento nazisti siamo morti anche noi. Noi omosessuali! Almeno diecimila persone con il triangolo rosa sono finite stritolate e incenerite dagli ingranaggi della macchina concentrazionaria nazista. Nell’Italia di Benito Mussolini, che oggi qualcuno cerca di riabilitare con l’aggettivo “statista”, gli invertiti, i pederasti, i froci erano invece destinati ad altra sorte: non su per il camino ma giù per la penisola, fino alle isole Tremiti dove loro, gli omosessuali, erano costretti al confino.

Qualcuno dirà che quegli anni sono finiti e che oggi è tempo di voltare la pagina, di guardare avanti, di smettere con l’agitare il fantasma del tempo che fu. Ma quella di oggi è un’Italia dove il Primo Ministro attualmente in carica si permette senza pudore, e dal di dentro della sua alta carica istituzionale, di minimizzare i fatti riferendo alla stampa che in Italia gli omosessuali “venivano mandati in vacanza alle Tremiti”. È un’Italia che ci preoccupa perché permette, senza fiatare, che il suo Presidente del Consiglio ignori la storia; che sputi sulla memoria dei confinati di quel tempo; che si compiaccia delle cose che furono e di come andarono.

E invece a noi tutto questo non piace. Non ci piace pensare che il nazismo e il fascismo lavorassero per l’eliminazione fisica e l’annichilimento di quelli che ritenevano nemici. Ci fa accapponare la pelle l’idea di migliaia di persone mandate a morire col “torto” di essere omosessuali. Ci disgusta pensare che ebrei e zingari fossero destinati alla morte perché nati in famiglie ebree o zingare. Ci fa inorridire che i testimoni di Geova meritassero la morte per via della loro fede. Ci sembra assurdo che i detenuti politici dovessero finire nelle camere a gas perché non in linea con il pensiero unico.

E nello stesso modo troviamo bestiale il concentramento e la morte dei detenuti comuni, delle persone ritenute asociali, di quelle emigrate, dei disabili, dei malati di mente e di tutti quelli che, per un motivo o per l’altro, hanno conosciuto l’orrore dei campi di concentramento.

Anche quest’anno il Circolo Arcigay Arcilesbica Omphalos di Perugia il 27 gennaio – Giornata nazionale della Memoria – ricorderà le vittime della ferocia nazifascista. Anche quest’anno penseremo a tutte le vittime ma una volta di più ci permetteremo in particolare di sentirci vicini a chi entrò in quei campi di concentramento con un triangolo rosa cucito sul petto.

Il 27 gennaio 2009, alle ore 17.30 , presso la Sala dei Notari, nel corso del concerto dell’Orchestra da Camera “G.Tartini” di Latina, il Circolo Arcigay Arcilesbica Omphalos di Perugia proporrà la lettura di alcuni brani tratti dal libro: “Gli uomini con il triangolo rosa” di Heinz Heger.

É un modo come un altro per non dimenticare che l’odio per le persone omosessuali è un animale difficile da domare ma i danni che fa possono essere irreparabili. Questo valeva negli anni bui e freddi del nazifascismo. E vale anche oggi.

 

Roberto Mauri
Circolo Arcigay Arcilesbica Omphalos Perugia