Perugia, 19/01/2006
I PACS INDISPENSABILI IN UNA SOCIETA’ MODERNA E CIVILE
Quella che Mons. Chiaretti, riferendosi ai Pacs, chiama “frenesia collettiva nel regolarizzare i pseudomatrimoni”, è il risultato di decenni di discriminazioni e diritti negati che le cittadine ed i cittadini omosessuali non sono più disposti a subire. La proposta di legge Grillini, benché si tratti solo di un piccolo passo in avanti, ancora lontana dalle norme presenti negli altri paesi europei, rappresenta il minimo indispensabile per un paese moderno, civile e laico come dovrebbe essere l’Italia. Le gerarchie cattoliche, giustamente preoccupate per i matrimoni religiosi in crisi, come afferma la nota di Mons. Chiaretti, dovrebbero concentrarsi e spendere le proprie energie per migliorare le basi di quel matrimonio sempre meno credibile, e non impedire che dei veri rapporti basati sull’amore e sul sostegno reciproco trovino diritti ed un riconoscimento pubblico. I vescovi cattolici dovrebbero insegnare ai propri credenti non a sposarsi solo perché è tradizione farlo, come avviene nella maggior parte dei casi, ma a sposarsi perché si è consapevoli dell’amore che si prova per l’altra persona. Il matrimonio tradizionale è in crisi, ma la sua crisi non si può certo addebitare al movimento omosessuale o alle nuove forme di convivenza che si cerca di regolamentare. Anzi, queste nuove forme di convivenza, ormai diffuse sul territorio, possono essere un rimedio al fallimento del matrimonio. Arcigay insieme a tutte le cittadine ed i cittadini laici di questo paese spera che il Vaticano interrompa questa crociata contro i diritti degli omosessuali, ormai ultimo appiglio per una chiesa in piena crisi di consensi.
OMPHALOS ARCIGAY ARCILESBICA PERUGIA