Perugia, 14/10/2005
LO STATUTO DI CORCIANO SIA ALL’ALTEZZA DELLA CHARTA UMBRA
Ancora una volta dobbiamo assistere all’assurda polemica che il centro-destra innesca, ormai puntualmente, quando si parla di riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. Questa volta a finire davanti al mirino è il nuovo Statuto del comune di Corciano che, attraverso il lavoro della maggioranza di centro-sinistra, ha l’occasione di diventare un altro esempio di statuto europeo, inclusivo ed in piena sintonia con la Charta umbra. Charta umbra che, ricordiamo, è stata impugnata dal governo senza successo. In quel caso la Corte Costituzionale ha giudicato infondata l’impugnativa ed i rilievi di incostituzionalità fatti all’articolo che riconosce e tutela le coppie di fatto. Non possiamo più permettere di far aspettare le milioni di coppie omosessuali di questo paese, loro non posso scegliere e non hanno mai potuto scegliere. I cittadini gay e le cittadine lesbiche, senza una legge che tuteli le loro unioni, continueranno a vivere con l’incertezza di poter costruire un futuro solido e stabile, continueranno a vivere nell’invisibilità. Non ci sembra che una tale posizione punti allo sfascio della famiglia tradizionale, come alcuni esponenti politici vogliono farci credere, ma che al contrario prenda in considerazione tutte quelle realtà per cui l’accesso al matrimonio non è possibile. Forse, il centro-destra crede ancora che non riconoscendo le coppie omosessuali e negando loro i più fondamentali diritti, queste automaticamente si dissolvano ritrovando la strada della famiglia tradizionale. Siete liberi di credere ancora a queste favole, ma dovete essere coscienti di sostenere una politica che impedisce il pieno sviluppo e la felicità di tutte le persone di questo paese, in pieno contrasto con la Costituzione Italiana e con il fine ultimo della politica stessa.
OMPHALOS ARCIGAY ARCILESBICA PERUGIA