OMOFOBIA A PERUGIA / 2

Perugia, 08/02/2007

OMOFOBIA A PERUGIA / 2

Questi ultimi casi di omofobia a Perugia si inseriscono in un clima di generale violenza che, un po’ in tutta Italia, sembra contraddistinguere questi ultimi mesi. Mentre in tv e nei giornali cresce il dibattito politico sulle unioni di fatto assistiamo sgomenti ad un aumento dei casi di violenza contro le persone e contro le associazioni della comunità gay e lesbica. Questi di Perugia sono solo l’ultima di una catena di delitti, violenze e intimidazioni ai danni degli omosessuali che fa dell’Italia un Paese fortemente a rischio per la vita, la sicurezza e la libertà della comunità Glbt (gay, lesbiche, bisex e transessuali). Purtroppo l’omofobia è coltivata con cura da organizzazioni politiche e clericali che non esitano ad usare un linguaggio violentissimo e razzista persino nelle campagne elettorali. Gruppi come Forza Nuova, per esempio, ma non solo loro evidentemente, fanno dell’omofobia e dell’odio antigay il loro principale cavallo di battaglia. Le conseguenze dell’omofobia politica si traducono poi facilmente in ‘licenza alla violenza’. Chiediamo che tali episodi non vengano sottovalutati, da anni ci battiamo per un provvedimento legislativo che equipari i crimini contro gli omosessuali a quelli dettati da odio razziale, etnico, nazionale o religioso. In particolare al Governo chiediamo di estendere la legge Mancino contro il razzismo anche ai delitti e alle violenze nei confronti delle persone omosessuali e al Comune di Perugia insieme alla Regione Umbria chiediamo di approvare velocemente l’ottimo disegno di legge che la consigliera DS Maria Pia Serlupini ha presentato oggi in commissione.

Stefano Bucaioni

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