La notizia cattiva è che in 90 paesi del mondo l’omosessualità è considerata un reato e punita in modo diverso fino ad arrivare, in 9 stati, alla pena di morte.
La notizia buona è che il Comune di Perugia lo scorso lunedì 26 gennaio ha deciso di sottoscrivere e sostenere il testo “Depenalizzazione universale dell’omosessualità”.
Si tratta dello stesso documento che recentemente la Presidenza dell’Unione Europea, guidata dalla Francia, presentò all’assemblea generale delle Nazioni Unite.
É un documento che fece molto discutere visto che la Chiesa, per mano di Mons. Celestino Migliore – osservatore vaticano presso l’Onu – ne prese le distanze segnalando che “depenalizzare l’omosessualità potrebbe significare discriminare i Paesi che non si allineano”.
Ma gli amministratori di Perugia hanno avuto il coraggio e il buon senso di guardare alla sostanza delle cose superando tutti i “ma” e i “se” pretestuosi di una Chiesa che ha dimenticato il proprio mandato.
È stata Maria Pia Serlupini, Consigliera con delega alle Pari Opportunità, a mettere all’Ordine del giorno dell’assemblea di lunedì il documento sulla depenalizzazione dell’omosessualità. A votazione eseguita si è dovuto registrare il consenso unanime del consiglio comunale.
Pertanto Perugia, senza differenze fra destra e sinistra, fra maggioranza e opposizione, dimostra di essere capace di accoglienza e di buon senso.
Il Circolo Arcigay Arcilesbica Omphalos di Perugia ringrazia Maria Pia Serlupini per la sensibilità dimostrata e si compiace del risultato del voto esprimendo l’auspicio di veder velocemente sparire dal quotidiano di molti omosessuali, anche perugini, ogni aggressione di tipo omofobico.
Roberto Mauri
Circolo Arcigay Arcilesbica Omphalos Perugia
Comunicato Stampa del 28 gennaio 2009